Piante velenose cani: non tutti lo sanno, ma esistono arbusti pericolosi per i nostri amici a 4 zampe

Scritto da: Fulvio Fiume - Educatore A.P.N.E.C. / Addestratore E.N.C.I.

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Forse non tutti sanno che esistono piante comuni, velenose per i nostri cani e altri amici a 4 zampe. Attenzione anche a molte medicine per uso umano, che siamo soliti lasciare sul comodino o sul tavolo, a portata di zampa, come il paracetamolo (la tradizionale tachipirina). Ma delle medicine pericolose per cani ne parleremo prossimamente. Oggi ci soffermiamo sui rischi di quando il nostro fido ingerisce sostanze apparentemente innocue, come una foglia o un rametto.

Nei nostri giardini o terrazzi, nei parchi cittadini e nelle campagne circostanti, potrebbero essere presenti specie vegetali che, se ingerite anche in piccole quantità, potrebbero provocare danni irreversibili ai nostri amici. Soprattutto quanto il cane è cucciolo, tende a sgranocchiare e assaggiare qualunque cosa: foglie, tronchi, fusti, rami, semi etc. Una semplice prevenzione a riguardo, potrebbe evitare epiloghi tragici, anche perché antidoti alle piante sono pressoché inesistenti. In caso di intossicazione, i sintomi più comuni che potrebbero manifestarsi sono: eccessiva salivazione, abbattimento, diarrea, perdita di appetito, debolezza, apatia, febbre, sangue in urine e/o feci, coliche, tremori, crampi, depressione respiratoria, tachicardia…morte. Questo articolo non vuole assolutamente creare allarmismi, anche perché le intossicazioni non sono poi così frequenti (e nella maggior parte dei casi si presentano a seguito di ingestione di elevati quantitativi di sostanza) ma semplicemente informare i proprietari che non conoscono la pericolosità di alcune piante e medicinali (che come sappiamo spesso derivano proprio dalle piante e di cui parleremo, come già accennato, più in là).

Tempo fa Mila, ha ingerito quantitativi massicci di datteri della classica palma canariensis (quelle che da un po di tempo a questa parte stanno morendo a causa del punteruolo rosso). Ci è venuto il dubbio che le bacche potessero essere velenose o comunque dannose per il nostro cane. Durante un’accurata ricerca abbiamo scoperto che bene non gli avrebbero sicuramente fatto, ma che non avrebbero assolutamente procurato alcun danno (al max avrebbe espulso i datteri nelle feci o li avrebbe vomitati). Invece, cosa ben più importante, siamo venuti a conoscenza che un altro tipo di palma, la cicas revoluta, che negli ultimi anni spopola nei giardini di ville e parchi, è altamente velenosa per i cani (così come per le persone) e potenzialmente mortale. La parte più pericolosa sono i semi, che se ingeriti, portano a vomito, diarrea, salivazione eccessiva, e pochi giorni dopo insufficienza epatica e morte. Ma anche foglie e tronco sono pericolosi. Si tratta di una pianta ornamentale, che potremmo avere tutti sul nostro balcone…alla portata di cani, gatti e bambini. La cicas contiene composti altamente tossici. Quindi fate molta attenzione anche alle piante più comuni come all’oleandro, usato soprattutto nelle recinzioni, o il tasso, il ricino, il ciclamino, l’edera, l’aglio e la cipolla (soprattutto se crudi), fave e fagioli (i cui semi possono provocare febbre, ittero e aumento del volume di milza e fegato).

Il consiglio per chi si trovasse di fronte ad una ipotetica intossicazione a seguito di ingestione di piante velenose, è quello di rivolgersi immediatamente al proprio medico veterinario di fiducia, o comunque recarsi nel più vicino studio medico (veterinario) e magari (se si è sicuri o si è visto il cane giocare con una pianta in particolare) portarne con se un pezzetto, in modo da facilitare il medico nella diagnosi e cura. Solo se si è esperti e se il veterinario più vicino è troppo distante, nel frattempo potete provare ad indurre il vomito al cane, cercando di far assorbire il meno possibile le sostanze nocive. E’ ovvio che si tratta di manovre difficili che, se non si è in grado di effettuare, potrebbero solo peggiorare la situazione. Quindi, sangue freddo e telefono alla mano.

Un bravo medico veterinario, è colui che, anche nelle peggiori condizioni, vi infonde calma e vi guida verso il migliore rimedio al danno. Una volta, tanti anni fa, credevamo che Blu si fosse avvelenato con qualcosa. È rientrato in casa dal giardino, una sera d’estate, con abbondante saliva che scendeva dalla bocca che sembrava non arrestarsi. Continuava ininterrottamente a salivare, quasi come una lavatrice rotta che perde schiuma. Erano le undici e trenta di sera e senza pensarci due volte abbiamo contattato la nostra clinica veterinaria, dove un medico risponde sempre per le emergenze. Telefonicamente è difficile fare diagnosi, ma, dati i sintomi, il periodo dell’anno, e altre variabili che avevamo descritto, il dottore ha potuto accertare che si trattasse di una salivazione da contatto…quasi sicuramente dovuta a qualcosa che aveva provato a mangiare. Infatti, il nostro amico a 4 zampe, era solito “studiare” i rospi durante la notte. È‘ stato proprio uno di questi a rilasciare una sostanza urticante, quando evidentemente il cane lo ha provato a prendere. I rospi, si sa, se minacciati, si difendono rilasciando appunto una sostanza repellente. Una giusta punizione, che gli è davvero servita…Blu ora i rospi li guarda allegramente zompettare di notte e non si avvicina più se non per inseguirli. In quell’occasione, il dottore ci ha consigliato di sciacquare abbondantemente e ripetutamente la bocca del cane. Così abbiamo fatto e dopo una ventina di minuti tutto è passato.

Mi raccomando, niente paura…inutile farsi prendere dal panico, in caso il vostro amico a 4 zampe dovesse assumere qualche sostanza potenzialmente velenosa, sarà il vostro veterinario a dirvi cosa fare.

Di seguito, un elenco dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), relativo alle piante, arbusti e vegetali velenosi o tossici per gli animali.


Abro, liquirizia indiana, albero del rosario, jequirity
Acacia (mimosa)
Acetosa, erba brusca
Achillea, millefoglio
Aconito napello
Actea, erba di S.Cristoforo
Agapanto
Agave
Aglaonema
Aglio [crudo]
Agrifoglio
Agutoli, spinacristi
Albero dei paternostri
Albero del sapone
Albicocco [noccioli]
Alchechengio, chichinger
Alloro americano
Aloe vera
Amanita [fungo]
Amaranto
Amarillide
Anagallide
Anturio
Araucaria
Arisaema triphyllum
Asparagina ornamentale
Asparagina ricadente
Avocado
Azalea, rododendro
B
Bella di notte
Belladonna
Biancospino
Bignonia rampicante
Bosso
Bucaneve
C
Caladio
Calancoe (daigremontiana)
Calla
Calmia ornamentale
Calta palustre, farferugine
Campanella rampicante
Canfora
Cannarecchia
Celastro
Cestro
Chelroitèria
Cicas
Ciclamino
Cicuta maggiore
Ciliegio [noccioli]
Ciliegio d’inverno
Cineraria
Cipolla [crudo]
Clematide
Clivia
Colchico, zafferano bastardo, croco (improprio)
Coleus
Colocasia, taro
Columnea
Coriaria
Cotone egiziano
Crisantemo, margheritone
Croton
D
Dafne, mezereo
Dalia, giorgina
Datura, stramonio
Delfinio, speronella
Dicentra
Dictictis buccinatoria
Diffenbachia
Digitale purpurea
Dracena delle Canarie
Dulcamara
E
Edera
Edera terrestre
Elleboro
Erba medica, erba Spagna
Erba sudanese, sorgo gentile
Eucalipto
Euforbia (anche cactiformi)
Eupatorium rugosum
Evonimo giapponese
F
Fava
Felce aquilina, felce maggiore
Ficus
Filodendro
Fitolacca
G
Garofano
Gelsemio
Gelsomino
Geranio
Giacinto
Giglio (tutti)
Giglio rampicante
Ginepro (comune)
Glicine
Gissofila
Giuncastrello marino
Giusquiamo
H
Heteromeles arbutifolia
Halogeton
I
Iperico
Ippocastano, castagno d’India
Iris
K
Koelreuteria
L
Lantana
Làppola
Lauroceraso
Licium
Ligustro
Lino [da fibra tessile]
Lobelia (cardinale)
Lonicera rampicante
Lupino
M
Maggiociondolo, laburno
Mandorlo
Marijuana
Melanzana
Melo [semi]
Menispermo rampicante
Momordica rampicante
Monstera, filodendro perforato
Morella
Mughetto, giglio della valle
N
Narciso (trombone)
Noce nero americano
Noce moscata
Noce vòmica
O
Oleandro
Ornitogalo, latte di gallina
Ortensia
Ortica
Oxytropis sericea
P
Papavero d’Islanda
Patata
Peonia
Pesco [semi]
Pervinca
Peyote [cactus]
Phoradendron flavescens
Piracanta
Pisello ornamentale
Pistia stratiotes [da acquari]
Podofillo
Poliscia
Pomodoro [parti verdi]
Pothos, scindapsus
Porro [crudo]
Primula
Prunus
R
Rabarbaro
Ranuncolo
Robinia, falsa acacia
Ricino
Rododendro, azalea
Rudbeckia laciniata
S
Sambuco
Sanguinaria (canadese)
Sansevieria
Scalogno [crudo]
Schefflera, brassaia
Senecio
Senecio succulento
Sofora (robinia giapponese)
Sommaco velenoso
Sorgo selvatico
Singonio
Spinacio
Spincervino, spino quercino
Spatifillo
Stella di Natale, poinsettia
Stephanotis
Susino giapponese
Simplocarpo

T
Tabacco ornamentale
Tasso
Tossicodendro
Trifoglio
Tulipano
U
Uccello del Paradiso Strelitzia reginae
V
Vischio
Vite vergine, vite canadese
Vite americana
Z
Zygadenus venenosus

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