Se è vero che PIT nella lingua inglese vuol dire ARENA, non è difficile dedurre che secoli fa intrattenesse imperatori e pubblico nelle lotte contro animali e persone. Ma nel ventesimo secolo fortunatamente queste pratiche violente sono andate man mano scemando. Ciononostante, per la loro prestanza fisica e l’altissima resistenza al dolore, tanti criminali fanno ancora combattere questi cani per puro divertimento. Essendo un esemplare intelligentissimo e con mascelle poderose, è facile per loro praticare la “lotta libera”, che solitamente termina con la morte dell’avversario o di entrambi i combattenti. Il Pitbull non abbandona mai la lotta…nel momento in cui inizia, ha già deciso che a vincere deve essere lui. Se addestrato alla violenza e all’aggressività, se tenuto in condizioni di clausura e senza cibo per aumentarne l’impetuosità e la ferocia, se picchiato e fatto sanguinare per elevarne la resistenza, è quasi logico il risultato finale all’interno di un ring. Così come per un cane da caccia selezionato ad inseguire ed uccidere la preda, anche per il Pitbull, utilizzato nei secoli per combattere con altri simili o animali ben più grandi di lui, sarà più istintivo sviluppare irruenza nei confronti di altri cani…ma si tratta di cani docili e veramente giocherelloni con le persone. Bisognerebbe abbandonare il retaggio degli anni passati e imparare a conoscere questa fantastica razza con i tutti i suoi pregi e difetti.